Ieri, intorno alle 14,00, per caso, girovagando su twitter sono venuta a conoscenza di questa iniziativa: Il Festival del Giornalismo d’inchiesta. L’evento è alla sua seconda edizione e si svolge nella città di Osimo.
Ok, io cerco di essere al passo con gli eventi ma di questo proprio non ne avevo sentito parlare.
Poi, mi accorgo che alla serata l’ospite d’onore sarà Salvo Sottile, giornalista e conduttore di Linea Gialla, programma di cronaca nera ma non solo, in onda su La7. Lui, sul suo profilo twitter annuncia “Forse sarò ad Osimo”. Ed io: “ma come forse? Se arrivi, io mi scapicollo per essere lì”. La mia era una battuta scherzosa, mica sono una stolker… Però quella mia battuta nascondeva, o palesava, il mio interesse ad andare al Festival per ascoltare Salvo.
E preciso anche che non sono una di quelle persone che seguono la scia dei vip tv, che si vogliono fare la foto con loro a tutti i costi… questo per dire che un vip lo vivo come una persona normale, certo di successo, ma comunque persona.
Silvia Simoncini, una delle organizzatrici, è stata molto gentile nel fornirmi tutte le indicazioni.
Perché, secondo me, è importante essere presenti a questi eventi?
Di motivi ne avrei tanti da elencare, mi concentrerò su quelli che ritengo più importanti, e che sono in linea con il mio lavoro. Sempre lì casco!
Oltre all’importanza del tema, quello di ieri sera era “Quando la cronaca fa spettacolo“, personalmente credo che l’evento possa fornirci insegnamenti utili per la nostra crescita personale, ed anche professionale.
Partiamo da Salvo. Mi interessa sapere se ha qualche conoscenza su un caso di punta di cronaca nera? Quella è solo una curiosità superficiale, una specie di gossip. Morboso? Non lo so.
Quello che a me interessa di Salvo è vederlo in un contesto diverso dallo schermo, vederlo dal vivo per essere consapevole di come si muove, di come gestisce la sua comunicazione non verbale, di cosa trasmette. E questi sono elementi molto importanti. E poi, capire come modula la voce, come organizza la sua comunicazione verbale, cosa dice. Ed ancora: quali sono i suoi pensieri, come vive il suo lavoro e, soprattutto, quanto lavoro c’è dietro l’arrivare in alto. Quali erano i suoi pensieri da 18enne, come ha superato le difficoltà, le porte chiuse, i problemi; come ha organizzato le sue aspirazioni. E se si è fermato o ne ha altre. Se vive nuove sfide o si adagia sugli allori.
Se lui è arrivato dove sta, un percorso l’ha fatto e sicuramente è diverso da quello di chi invece non riesce nemmeno ad iniziare la professione di giornalista. Ed allora, e sono super convinta, essere lì ad ascoltarlo, è un grande momento di crescita perché ascolti qualcuno che potrebbe darti degli esempi importanti da prendere come modello.
Fossi stata una giornalista emergente, o alle primissime armi, io mi sarei messa in prima fila. Non vado sul piano sociologico ma devo dire che tutti quei giovani che sono alla ricerca di lavoro, o che cercano di sfondare, in questi eventi possono trovare tanti spunti. Ma tanti.
Ed oltre a tutto quello che è passato da Salvo Sottile, ci sono altri messaggi che ho cercato, letto e trovato in questa iniziativa dedicata al giornalismo d’inchiesta: la passione di chi ha organizzato il tutto. Mettere in piedi un evento del genere non è cosa semplicissima, magari dall’esterno non si vede, ma di lavoro se ne deve fare tanto. Ho citato Silvia perché è la persona con la quale ho avuto il contatto virtuale ma sono sciura che con lei ci sono tantissime persone che hanno lavorato sodo, sperando nella gratificazione personale e nel successo dell’evento. Purtroppo non conosco i nomi di queste persone… posso citarvi il nome dell’Associazione Ju-Ter Club di Osimo che cura la rassegna letteraria, i contemporanei ed il Festival del giornalismo d’inchiesta.
Si trasforma in grande esempio questa passione di giovani che come volontari portano cultura ed aprono le menti.
Riflessione: quando una manifestazione ti sembra noiosa o non appropriata a te, o addirittura una perdita di tempo… prova a pensare che qualcosa da imparare c’è sempre. Sempre.
E’ come la vita: se la guardi da lontano potresti trovare poche cose interessanti, se ti ci tuffi, invece, la vivi.
P.s. Stasera il Festival propone: Enzo Biagi, il giornalista che si fa storia.
Auguro un buon lavoro a tutti gli organizzatori, ed anche a Roberto Tallei che sarà uno dei moderatori.
P.p.s. se volete seguire su fb l’evento questa è la pagina https://www.facebook.com/pages/Festival-Giornalismo-Inchiesta-Osimo/281414865307119
A presto!
Solidea