Indubbiamente è il passatempo preferito di alcune persone. Penso a quelle persone che sanno tutto di tutti, dalle cose più importanti alle sottigliezze.
Non lo so se appartiene all’uomo in quanto tale, voglio dire alla sua natura, ma è sicuro che alcuni soggetti scelgono di investire il proprio tempo nell’indagare sulla vita degli altri. E, tra l’altro, il pettegolezzo è un forte collante comunicativo. In certi soggetti genera empatia assoluta. In certi casi è una buona tecnica di apertura.
Qualche chiacchiera innocente ci sta pure, ma va da sé che il dedicare tutto o la maggior parte del proprio tempo ai pettegolezzi è improduttivo. Fortemente improduttivo.
Scrivo i primi tre motivi che mi vengono in mente, consapevole del fatto che ne esistono molti altri.
1. Il tempo è prezioso. Quello passato non lo riavremo, il presente ci appartiene, il futuro lo auspichiamo. C’è qualcosa di migliore su cui potremmo investire il nostro tempo?
2. Il sapere tutto della vita degli altri non porta nessun cambiamento sostanziale alla nostra esistenza. Ok, può alleviare un nostro problema, ma non lo risolve.
3. Nessuno ci premia per avere il maggior numero di indiscrezioni e quindi qual è il vero motivo per cui dobbiamo impegnarci nel sapere i fatti degli altri?
È un po’ come vivere in una città fantasma.
Solidea