Che cosa puoi apprendere da un corso?

A volte niente, a volte qualche informazione, a volte tanto, a volte puoi apprendere moltissimo. Tutto dipende da come si approccia al corso stesso, da quali motivazioni ci sostengono ed anche dal corpo docente e dalla qualità delle informazioni trasmesse.

Domenica scorsa ho letteralmente vissuto il corso “Close protection officer“, svolto a Sarnano e promosso da Remo Grassetti, Presidente della International Academy. A parte il fatto che ho fatto anche io la mia parte, o miei danni? nella preparazione mentale dei ragazzi che aspirano a diventare BodyGuard, la mia mente ha osservato, focalizzato, riflettuto… per tutto il tempo.

Lo sapete ormai, in qualsiasi situazione, io osservo, capto, cerco di prendere tutto quello che è possibile. Ed è per questo che scrivo questo articolo, per dire a chi si dovesse trovare a fare un corso, che tutto è assolutamente importante. Ma che intendo per “tutto”?

La qualità delle informazioni è sicuramente il primo elemento da notare; poi la professionalità, la qualifica e la competenza dei formatori. Oltre a questo c’è qualcosa in più, qualcosa che richiede una mente allenata ed occhi ben aperti, qualcosa che vale tanto quanto i primi due elementi. Forse di più. Che poi è tutto quello che io ho trovato nel corso a Sarnano. E che vi descrivo perché lo voglio lasciare scritto, perché può essere utile per evolversi.

La passione di Remo è la prima cosa che ricordo, e la ricordo dal suo sguardo. Decisamente importante la passione di chi organizza un corso. Senza di quella sarebbe un corso fatto solo per guadagnarci. Renderebbe poco in termini di utilità per chi lo frequenta. Ricordo la condivisione con la sua famiglia di questo momento importante, durante la consegna dei diplomi. Le sorelle e le nipoti, unite a lui. Grande esempio del valore che ha la Famiglia.

E poi, prima di iniziare il mio momento formativo, ho conosciuto Maria, avvocato, donna estremamente forte, socievole, diretta, accogliente, grintosa. Una donna pronta a lottare, una donna che si è fatta strada con le sue forze. Una di quelle donne che in cinque minuti ti dimostrano come sia possibile credere in se stessi.

Umberto lo avevo conosciuto qualche giorno prima. E poi l’ho conosciuto meglio domenica. Una stretta di mano decisa, sicura. E certo, alto è alto quindi la sua “forza” la dimostra senza muovere un dito. Credo che lui sia stato al fianco dei ragazzi che hanno partecipato per più tempo rispetto ad altri docenti. Lui è uno con tantissimi titoli ed una carriera da scrivere in un libro… Teste di cuoio, Gis, sicurezza… tanto per farvi capire l’ambito. Ma a me non sono tanto i tioli che interessano. La sua persona invece mi ha colpito molto, in senso positivo.

Non ho avuto il tempo di dirlo ai ragazzi, magari leggeranno questo articolo e lo sapranno da qui: da lui, oltre a tutto quello che ha detto in dodici giorni, dovrebbero aver preso moltissimo. Umberto è l’esempio vivente di ciò che insegna. Discreto, riservato, a volte trasparente ma c’è. Controlla senza far capire che sta controllando.

Umberto, Maria e Remo, i tre docenti di punta, rappresentano nella loro vita ciò che hanno trasmesso al corso. Sono la dimostrazione di come, per arrivare in alto, bisogna fare del proprio mestiere una filosofia di vita, una scelta, un’impostazione mentale che ti porti sempre con te, nel corso e fuori.

Tutto questo mucchio di parole per dire: ragazzi, se partecipate ad un corso, guardate bene i vostri formatori. Credono in quello che fanno? Ne danno l’esempio? Parlano e basta o parlano ed agiscono?

Questo è sicuramente un altro punto di vista ma è quello che fa la differenza.

sarnano Questi ragazzi hanno trovato il meglio perché, insieme alla professionalità, c’erano l’anima e la sensibilità.

P.s. Ringraziamento speciale ad Aldo Pigoli, che si dice mio amico anche se l’ho obbligato a 5 file di scale a piedi, ed al Sindaco di Sarnano Franco Ceregioli.

A tutti i ragazzi: in bocca al lupo!

Solidea

 

 

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