Solidea Vitali
Fondatrice
Iscritto il: 9 feb 2009, 21:55 Messaggi: 895 Località: Tolentino
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Logica e fascino della 4 "S"
Da diversi anni, lavoro nel mondo dello sport come coach sportivo. Nei vari convegni e corsi per istruttori, l’argomento che più affascina e suscita interesse è proprio questo delle 4 “S”.
Lo sport è vita, è passione, è emozione! Sappiamo bene quanto sia determinante il ruolo dell’istruttore nel far rimanere vivi i veri valori e nel trasmetterli agli atleti, sia piccoli che grandi (intendo di età!).
Fino a qualche anno fa, forse all’istruttore bastavano solo 2 S, cioè il SAPERE (competenza) ed il SAPER FARE (abilità personale). Oggi però non è più così…
Agli istruttori vengono richieste 4 S.
Vediamole: SAPER ESSERE: coerenza SAPERE: competenza SAPER FARE: abilità personale (tecnica e tattica) SAPER FAR SAPERE utilizzo del giusto stile comunicativo.
Il SAPER ESSERE è un concetto che viene ricondotto alla sfera della leadership. Negli articoli precedenti, abbiamo sottolineato il vero senso del leader. Leader è chi dà l’esempio, chi sa gestire le proprie emozioni, chi sa far emergere le potenzialità di chi guida, chi resta coerente, nell’atteggiamento mentale e comportamentale) con la propria scala valori. Essere coerenti significa avere una chiara visione di se stessi e degli altri; aver stabilito la propria missione ed i propri obiettivi in relazione agli atleti che si guidano.
Il SAPERE, diventa determinante in ogni nostra attività, a maggior ragione quando per attività si intende l’insegnamento. Credo sia impossibile insegnare agli altri qualcosa che si ignora… non siete d’accordo? La formazione continua e aggiornata dovrebbe essere uno dei principali obiettivi dell’allenatore.
SAPER FARE: ammettiamo di essere un istruttore di basket e di non saper fare la “presa” della palla… va bene che c’è un detto che recita più o meno “chi non sa fare, insegna”, ma personalmente lo trovo impossibile. L’istruttore si trova spesso, e in una buona seduta di allenamento lo dovrebbe sempre fare, a far vedere ai ragazzi l’esercizio, il tiro, il singolo gesto tecnico. Se dimostra per primo di non possedere queste abilità, la relazione che cerca di instaurare con il gruppo accusa un vero scossone ed i ragazzi avranno poca fiducia nei suoi confronti.
Possiamo essere coerenti, competenti e abili ma se non sappiamo comunicare, trasmettere, tutte le informazioni che possediamo agli altri, il nostro lavoro di istruttori sarà vano. Oggi, più che mai, nel mondo dello sport si parla di “comunicazione” dell’allenatore, ed in effetti il ponte di collegamento tra l’insegnamento e l’apprendimento è proprio la comunicazione.
Pensate, allora, quanto immenso può essere il potere della comunicazione.
SAPER FAR SAPERE implica l’utilizzo del giusto stile comunicativo. La comunicazione è una vera e propria azione, che come tale produce delle conseguenze, l’importante è che le sue conseguenze siano positive.
Solidea
_________________ "Prima dí a te stesso cosa vorresti essere; poi fai ciò che devi fare." Epitteto ---------- Docente e Formatore in comunicazione efficace. Fondatrice di Comunicare PositivaMente. Solidea Vitali è anche su:
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