La superstizione può aumentare la performance
Decisamente curiosa questa ricerca, ed anche divertente.
Mentre scrivo mi viene da ridere perchè, seppur non sia una di quelle fanatiche, qualche piccolo rito (di fortuna? Scaramantico?) lo faccio anche io.
Ovviemente mi chiudo la bocca altrimenti rischierei di esser presa per pazza
.
L’essere superstiziosi può realmente contribuire a migliorare le performance motorie e cognitive durante una competizione. A dimostrarlo è stata una ricerca pubblicata sulla rivista Psychological Science.
La psicologa tedesca
Lysann Damisch, della
Università di Colonia, si interessa da anni di atteggiamenti superstiziosi in ambito sportivo e nel corso delle sue analisi ha notato che molti sportivi ricorrono a talismani e portafortuna durante le competizioni, assumendo atteggiamenti ripetitivi prima di ogni gara come puro gesto di superstizione. La domanda è: fino a che punto questi atteggiamenti possono essere utili per la mente?
Nel tentativo di trovare una risposta, Lysann Damisch e i colleghi hanno sottoposto un campione di volontari a una serie di esperimenti consistenti in prove sportive, come il golf e un gioco di abilità motoria, o cognitive, come un test della memoria e un gioco di anagrammi. Prima di ogni prova, i soggetti erano lasciati liberi di assumere comportamenti superstiziosi come incrociare le dita, portare con sé un portafortuna o farsi dire "in bocca al lupo" da altri, dopodiché erano invitati a ripetere le stesse competizioni senza alcun gesto di scaramanzia.
I risultati hanno mostrato che in tutte le prove di abilità, i soggetti ottenevano risultati migliori quando assumevano comportamenti superstiziosi. Secondo Lysann Damisch,
la superstizione può agire come "motivatore" per la mente prima delle performance, aumentando il pensiero positivo e l’ottimismo. Tutte caratteristiche che possono spingere l’organismo a dare il meglio di sé senza temere niente, tantomeno la sfortuna.
Fonte: Damisch L et al. Keep Your Fingers Crossed! How Superstition Improves Performance. Psychological Science; 28 maggio 2010. doi:10.1177/0956797610372631
Dal web:
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=28360&c=14&s=1