Il bruxismo, e cioè il digrignamento notturno dei denti, colpisce circa il 10% della popolazione e si manifesta generalmente durante le prime fasi del sonno.

Una ricerca condotta da Maria Giraki della Heinrich-Heine-University di Dusseldorf, e pubblicata sulla rivista Head & Face Medicine, sostiene che i soggetti affetti da questo disturbo sono più tendenti ad accusare lo stress durante il giorno e sembrano assumere strategie di fuga nei confronti delle difficoltà.

La Giraki e i colleghi hanno preso in esame un campione di 48 soggetti affetti da bruxismo, indagando le possibili cause legate all'insorgenza di questa manifestazione notturna.

La fascia di età, il livello di educazione o il sesso dei soggetti non sembrano essere legati in alcun modo al digrignamento dei denti notturno. Questo, invece, sembra manifestarsi in maniera maggiore in coloro che accusano lo stress durante il giorno, specialmente in ambito lavorativo. “I nostri dati supportano l'ipotesi che le persone con i casi più problematici di bruxismo non sembrano essere in grado di far fronte allo stress in modo adeguato. Essi sembrano preferire le strategie 'negative' come la fuga e questo, in generale, incrementa il sentimento di stress”, sostiene Maria Giraki.

Il digrignamento notturno dei denti è una delle principali cause di usura dei denti e può comportare l'erosione dello smalto, la comparsa di una di iper-sensibilità dei denti al caldo o al freddo, e lo sviluppo di dolori a livello dell'articolazione temporo-mandibolare, che possono aprire la strada ai mal di testa.

Fonte: Giraki M et al. Correlation between stress, stress-coping and current sleep bruxism. Head & Face Medicine 2010; 6:2.