... vestito!
Lo sapevamo già: il vestito condiziona la percezione che gli altri si faranno di noi.
Un aspetto non verbale che prevale su tutti gli altri. E questo vale anche per le musiciste.
Il look e l’abbigliamento delle musiciste influisce pesantemente sulla percezione della loro abilità tecnica da parte del pubblico, anche se l’esecuzione dei brani è esattamente la stessa. La prova arriva da uno studio pubblicato dalla rivista specializzata Psychology of Music.

Noola K. Griffiths dell'University of Sheffield ha infatti filmato 4 violiniste classiche (tra i 20 e i 22 anni, di taglia simile e appartenenti allo stesso gruppo etnico per ottenere un campione esteticamente il più possibile uniforme) impegnate a suonare lo stesso brano musicale in tre diverse tenute: in abito da sera, in jeans e maglietta e con un tubino sexy. Dopodiché la ricercatrice britannica ha sostituito le 12 tracce musicali ottenute con una unica traccia musicale (registrata da un musicista anonimo che non ha partecipato allo studio) per ottenere la massima uniformità possibile tra le performance tecniche analizzate.

Poi sono stati selezionati 30 esperti di musica (studenti dell'University of Sheffield o membri dell'orchestra della Sheffield Philarmonic), ai quali sono stati mostrati tutti i video, pregandoli di dare alle performance un voto da 1 a 6. È emerso che in tutte le categorie di giudizio proposte le performance effettuate in abito da sera hanno ricevuto voti sensibilmente più alti delle performance in jeans e di quelle in tubino (le più tartassate). Quindi a quanto pare una musicista in abito da sera appare più "professionale" di una vestita in modo informale, e questa impressione è talmente forte da far percepire la medesima performance musicale come peggiore.

Fonte: Griffiths NK. Posh music should equal posh dress’: an investigation into the concert dress and physical appearance of female soloists. Psychology of Music April 2010 38: 159-177 doi: 10.1177/0305735608100372.