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Alla base delle paure... http://www.solideavitali.it/forum/viewtopic.php?f=36&t=400 |
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Autore: | Solidea Vitali [ 22 nov 2010, 14:32 ] |
Oggetto del messaggio: | Alla base delle paure... |
Quando l’uomo è posto di fronte alle sue paure più profonde nel suo cervello si avvia una sorta di “braccio di ferro” tra due diversi circuiti cerebrali: dalla cui vittoria si decide la risposta finale allo stimolo di pericolo. È questa la conclusione di un recente studio presentato sull’autorevole rivista Nature, che potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche alla cura dei disturbi psichiatrici che hanno come base la fobia. L’amigdada – una struttura cerebrale della forma di una mandorla coinvolta nei processi mnemonici e di apprendimento – è stata per anni ritenuta la chiave di volta nel processo di origine della paura, ma un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology ha voluto analizzare la questione in modo più approfondito, a livello dei singoli circuiti cerebrali. "Desideravamo una comprensione meccanicistica di come i circuiti specifici, non soltanto le regioni, generassero funzioni cerebrali come la paura", ha dichiarato l’autore dello studio Wulf Haubensak dell’istituto californiano. Assieme ai colleghi, il ricercatore ha focalizzato la sua attenzione su un particolare gene espresso a livello di una subpopolazione di neuroni dell’amigdala chiamato PCK-δ, codificante la proteina chinasi C delta. Sopprimendo l’attività di questo gene in un gruppo di topi transgenici, Haubensak ha osservato un netto incremento degli impulsi della paura negli animali. "Ciò implica che accade qualcosa in più di una semplice trasmissione dei segnali della paura (nell’amigdala)", ha dichiarato l’autore. In base alle ipotesi dei ricercatori, normalmente i neuroni presenti in quest’area del cervello terrebbero a bada gli stimoli della paura, ma al momento in cui si presenta un segnale di pericolo – che può essere rappresentato da un fotogramma di un film horror così come dalla visione di un serpente – si attiverebbe questa sorta di braccio di ferro tra due popolazioni di neuroni contrapposte. Questa scoperta potrebbe avere delle interessanti implicazioni per la gestione clinica della paura e dell’ansia . La maggior parte dei farmaci di oggi, infatti, agisce su intere popolazioni di neuroni del cervello. "Il sogno per il futuro sarebbe cercare di indirizzare i farmaci agli specifici circuiti degli specifici neuroni", conclude Haubensak. (Fonte: Haubensak W. et al. Genetic dissection of an amygdala microcircuit that gates conditioned fear. Nature 2010; 468:270-6. Ciocchi S et al. Encoding of conditioned fear in central amygdala inhibitory circuits. Nature 2010; 468:277-82.) ... oppure fornire alle persone strumenti per condurre questo "braccio di ferro" in modo consapevole e soprattutto diretto alla vittoria positiva... Cosa ne pensate voi? |
Autore: | Laura [ 2 gen 2011, 14:34 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
Ciao Soli e buon anno ancoooora! "oppure fornire alle persone strumenti per condurre questo "braccio di ferro" in modo consapevole e soprattutto diretto alla vittoria positiva..." Da quando la PNL mi ha cambiato la vita mi sembra di aver scoperto il vaso di Pandora eppure applico poche pochissime tecniche! Provo nel mio piccolo ad illuminare tutte le persone che mi stanno intorno e che amo con risultati piu o meno positivi nella maggior parte dei casi. Piu strumenti ho piu ne uso e piu ne voglio e il mio approccio alla vita e al mondo va sempre meglio! Ho regalato a mia zia (quelle della quale ti parlai) e a mia cugina "leader di te stesso" e "pensare positivo" per Natale e non vedevano l ora di tornare a casa per cominciare a leggerlo e ogni giorno mi telefonano per una nuova scoperta! ma.... quando la persona questi strumenti pare che non abbia neanche la forza per usarli pur volendo smettere di avere ansia e paura? Non avrei mai risposto ad un post cosi tecnico, ma la cosa mi sta a cuore perche mi coinvolge molto da vicino e credo di aver capito proprio in questi giorni che l' approccio farmacologico può essere mooolto utile come terapia d urto. Quindi meno male che si fanno questo tipo di ricerche! Una volta che la situazione si è sbloccata gli strumenti che si possono offrire sono tanti e di sicuro aiuto. La PNL come la religione....bisogna crederci! ops mi è venuto uno spunto per un altro post Un abbraccio a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Laura |
Autore: | Solidea Vitali [ 2 gen 2011, 16:23 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
Grazie davvero Laura per questo tuo contributo! E' vero: questa sezione riporta argomenti tecnici ma il bello è che possiamo affrontarli anche senza tante parole difficili e rapportarli alla nostra realtà. Io credo che l'approccio farmacologico sia utile, come dici te, come terapia d'urto o in certi casi particolari e mirati. Il fatto è che tutti possiamo avere strumenti per migliorare il nostro stato d'animo e in generale il nostro approccio alla vita. Quello che mi pare di capire è che la difficoltà primaria consista nel riconoscere che noi in quante persone abbiamo questi strumenti. Spesso si pensa che siano in consegna e sotto custodia di altri (ad esempio esperti, psicologici, ecc) e che loro possano fare una magia su di noi senza la nostra collaborazione. Il punto è: noi siamo gli attori e non gli spettatori e quindi l'azione primaria spetta proprio a noi. |
Autore: | MARKUS [ 2 gen 2011, 23:01 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
Buona sera, se posso aggiungere una nota interessante,a proposito della paura, sembra che essa sia controllata, nel cervello, da 2 percorsi separati. Il primo corrisponde all'emozione fondamentale (le emozioni fondamentali, definite dagli studiosi come GIOIA, SOFFERENZA, RABBIA, PAURA, SORPRESA E DISGUSTO,sorgono rapidamente e durano qualche secondo per volta). Il secondo percorso è più lento e più preciso. Quindi il primo segnale, velocissimo, ci fa reagire prontamente a situazioni di potenziale pericolo, ma spesso commette degli errori; il secondo percorso, dal canto suo considera la situazione con più logica e se decide che il pericolo non è reale, conclude la sua azione e blocca la reazione di paura iniziata dal primo percorso. Tutto questo per rendersi conto, ancora una volta, delle enormi potenzialità del cervello umano e per fare una ulteriore considerazione. Nelle fobie il secondo percorso non è funzionante e chi è affetto da fobie, continua a reagire con paura a stimoli innocui. L'autore delal scoperta è un neuroscienziato amiricano, Joseph LeDoux Ciao. Markus |
Autore: | MARKUS [ 2 gen 2011, 23:05 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
Laura ha scritto: Ciao Laura. Sante parole le tue. La PNL è 100% atteggiamento mentale....bisogna crederci. |
Autore: | Solidea Vitali [ 2 gen 2011, 23:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
MARKUS ha scritto: Buona sera, se posso aggiungere una nota interessante,a proposito della paura, sembra che essa sia controllata, nel cervello, da 2 percorsi separati. Il primo corrisponde all'emozione fondamentale (le emozioni fondamentali, definite dagli studiosi come GIOIA, SOFFERENZA, RABBIA, PAURA, SORPRESA E DISGUSTO,sorgono rapidamente e durano qualche secondo per volta). Il secondo percorso è più lento e più preciso. Quindi il primo segnale, velocissimo, ci fa reagire prontamente a situazioni di potenziale pericolo, ma spesso commette degli errori; il secondo percorso, dal canto suo considera la situazione con più logica e se decide che il pericolo non è reale, conclude la sua azione e blocca la reazione di paura iniziata dal primo percorso. Tutto questo per rendersi conto, ancora una volta, delle enormi potenzialità del cervello umano e per fare una ulteriore considerazione. Nelle fobie il secondo percorso non è funzionante e chi è affetto da fobie, continua a reagire con paura a stimoli innocui. L'autore delal scoperta è un neuroscienziato amiricano, Joseph LeDoux Ciao. Markus Assolutamente interessante markus e come sottolinei questa scoperta ha una valenza importante proprio per le fobie. In effetti, in questo caso, quello su cui si cerca di agire è sul secondo percorso il quale riporta ad una situazione di controllo logico. Possiamo intervenire con maggiore lucidità in questa fase e ragionare anche con la parte consapevole del nostro cervello. Il sistema nervoso associa ad un dato stimolo l'emozione, si ha una prima reazione, e poi ne parte un'altra (il secondo percorso). E' qui che domande funzionali possono influenzare positivamente il nostro stato d'animo... faccio riferimento a tutte quelle domande che la PNL ha selezionato e che rappresentano un potente strumento per noi (stesse domande che vengono usate anche nel problem solving strategico). ... Sicuramente ne faremo un post specifico. Grazie per il tuo contributo! |
Autore: | MARKUS [ 3 gen 2011, 17:34 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
E' sempre interessante condividere informazioni. Come recita un vecchio detto, se due persone si scambiano un euro, avranno solo un euro a testa, ma se se si scambiano un'idea, avranno due idee ciascuno. |
Autore: | Laura [ 4 gen 2011, 13:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
MARKUS ha scritto: Come recita un vecchio detto, se due persone si scambiano un euro, avranno solo un euro a testa, ma se se si scambiano un'idea, avranno due idee ciascuno. |
Autore: | Solidea Vitali [ 4 gen 2011, 15:43 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Alla base delle paure... |
Laura ha scritto: MARKUS ha scritto: Come recita un vecchio detto, se due persone si scambiano un euro, avranno solo un euro a testa, ma se se si scambiano un'idea, avranno due idee ciascuno. Riquoto! |
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