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Tre approcci alla vita
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Autore:  Solidea Vitali [ 10 lug 2009, 10:02 ]
Oggetto del messaggio:  Tre approcci alla vita

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Questa mattina scrivo un topic ispirata dall'ultimo artciolo scritto da Italo Cillo nel suo blog che porta il titolo di "Vivere, sopravvivere, prosperare".

Ho pensato così subito a questi tre modi di vivere la vita, la nostra vita.

Sopravviviamo quando lasciamo scorrere gli eventi su di noi, quando guardiamo il mondo in modo passivo, quando le nostre scelte vengono guidate dal vento delle situazioni e degli altri.
Sopravvivere è avere scarsa consapevolezza della propria vita, e a volte anche delle proprie capacità, attitudini, predisposizioni.

Quando viviamo la nostra vita già il livello di consapevolezza cambia, evolve rispetto al sopravvivere. Sappiamo quali sono le nostre potenzialità e cerchiamo di attuarle, cerchiamo di lavorare per vivere.

Prosperare è sicuramente un livello molto più alto rispetto ai precedenti. In questo caso non cerco di migliorare ma miglioro. Mi impegno concretamente per ampliare ogni giorno la sfera della mia crescita personale.
Prosperare significa anche accettare il rischio che si può sbagliare, che si può fallire. Si può e subito dopo ci si rimette in una condizione di miglioramento.

Questi tre diversi approcci alla vita conducono sicuramente a risultati diversi.

Se sopravvivo difficilmente raggiungerò i miei sogni (anche perchè forse in questa condizione i sogni li facciamo sparire); se vivo ho buone probabilità di raggiungerli ma sicuramente potrei fare di meglio (o di più come ci dicevano a scuola :-)) ).
Nella condizione della prosperità lavorerò ogni giorno affinchè i miei sogni si realizzino ed ogni momento della mia vita sarà una grande opportunità per crescere ed arricchirmi.

Autore:  Laura [ 10 lug 2009, 11:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tre approcci alla vita

Buongiorno Solidea, buongiorno forum!

Come sempre i tuoi post fanno venire una voglia immensa di migliorare e di crescere persino ad una persona poco ambiziosa come me.
questo post in particolare mi fa riflettere su quanto spesso lascio che gli eventi scorrino da sè, su quanto sia fortunata per il fatto che il piu delle volte evolvino cmq in senso positivo senza che faccia alcunchè e su quanto questo sembra che mi basti lasciandomi in una situazione di sopravvivenza e di stand by.
Sono sempre stata una che si accontenta di poco, che riesce a gioire per le cose semplici ma il tuo post mi invita ad immaginare a quanto puo migliorare la mia vita e soprattutto la mia serenità interiore se comincio a fare qualcosa o se almeno mi metto in questa prospettiva...

tra il dire e il fare c'è il cominciare!

ma....da dove si comincia??? :-mh

sono certa che mi inviterai a mettere a fuoco, grandi o piccole che siano, le mie priorità..giusto??
dopotutto lo dici nella tua firma "Prima dí a te stesso cosa vorresti essere; poi fai ciò che devi fare."

Vi terrò agiornati intanto grazie infinite Solidea per i tuoi spunti di riflessione.

Laura

Autore:  Solidea Vitali [ 10 lug 2009, 11:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Tre approcci alla vita

Grazie a te Laura! :-D

Le tue certezze sulla mia risposta sono fondate: dobbiamo sapere chi e cosa vogliamo essere e poi ordinare in base alle priorità. :-D
E' una risposta semplice, con principi basilari ma certo richiede impegno da parte nostra.

Si prospera, e questo è il mio punto di vista, anche quando siamo per le cose semplici, per il poco... E poi c'è sempre da definire il confine tra il poco ed il tanto.

Quando è poco? Quando è tanto?
Chi lo stabilisce il confine?

E' poco cosa? E' poco avere ambizioni nell'ambito della famiglia? E' poco godere della crescita dei nostri figli?
E' tanto cosa? Avere una villa, una macchina di lusso, un conto in banca gonfio?

Io credo che gli eventi in sé non hanno alcun senso, nessun significato se non quello che decidiamo noi di dargli.

E poi, visto che la mia testa spazia sempre... mi viene in mente un caso recentissimo, quello di Michael Jackson: aveva tutto a livello esteriore ma... a livello interiore? 01w::

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