Scusate il titolo ma volevo sdrammatizzare un pò
Allora io penso che oltre fissare i proprio obiettivi, per avere successo nella propria vita, bisogna eliminare le proprie convinzioni limitanti!
Si spesso vedo amici, colleghi conoscenti che sono loro stessi la causa principale ed unica del loro insuccesso: "Non ce la farò mai" "non sono portato per questo.." "Non ho abbastanza soldi per..."
Noooooooooo sbagliato, io penso che tutti noi abbiamo le risorse e la possibilità di ottenere tutto ciò che desideriamo!
Però avere delle convinzioni negative su ciò che siamo o che possiamo ottenere è come incontrare un muro robusto e alto durante il nostro percorso verso le nostre mete!

Io personalmente quando noto che mi auto-limito vado sempre in cerca della mia convinzioni limitante e la cambio con una potenziale!

Si come faccio? vi starete chiedendo:
Prima cosa metto in dubbio quella credenza con alcuni riferimenti che mi vadano a testimoniare il suo contrario, magari esperienze personali simili dove ho avuto successo in passato!
Quindi bisogna subito abbattere i riferimenti alla base di questa convinzione!
Secondo la sostituisco con una potenziale, che mi dia motivazione (ps: molto spesso è il contratio di quella limitante )

Terzo do nuovi riferimenti alla mia convinzione positiva, con input esterni (es opinioni di persone a me care, giornali riviste specializzate) o con esperienze passata dove sono riuscito!

Spesso dietro ogni vs insuccesso si nasconde una vostra convinzione limitante che spesso non notiamo o non vogliamo notare perchè abbiamo i paraocchi

voi che fate?

a presto

Argomento estremamente interessante Alberto! E soprattutto utile a chi legge il forum.
I tre passaggi chiave che elenchi e che utilizzi come strategia per abbattere e dire addio alle convinzioni limitanti sono molto potenti.
Lo dico perchè è quello che sperimento nelle sezioni di coaching personale che svolgo.
Il percorso in 3 step che evidenzi è logico, fasi consecutive ed organizzati secondo i principi della ristrutturazione.

Personalmente, all'inizio del mio approccio con la materia utilizzavo esattamente questo schema. Oggi mi rendo conto che salto qualche passaggio o forse l'ho rivisitato a modo mio, nel senso che l'ho adattato al mio modo di essere.
Ed anche questo è un aspetto da tener presente quando vogliamo innescare un processo di cambiamento in noi stessi o negli altri, quando richiesto.

Il mio procedimento è questo:

- parto dal presupposto che queste convinzioni debilitanti possono esistere, possono emergere in momenti particolari e quindi non mi spavento perchè so che ci sono strumenti che consapevolmente posso scegliere di usare.

- rifocalizzo il mio obiettivo e cioè parto dalla domanda "cosa voglio ottenere?" "come voglio essere?"

- mi creo un ponte sul futuro, e cioè mi proietto con la mente al futuro che desidero. In pratica metto in atto la tecnica della visualizzazione e, conoscendomi un po' , lavoro sulle sbmodalità giuste per me, quelle che mi rendono nitide le immagini e che stimolano in positivo la mia motivazione.

- avendo stimolato in modo forte la mia motivazione, come conseguenza le credenze debilitanti cadono, spariscono.

Su di me, funziona questo...
Aspetto con curiosità di leggere altri modi per salutare le convinzioni debilitanti.

ottimo solidea hai usato un tecnicismo che per me è molto chiaro e per chi non lo fosse siamo qui per spiegare

Anch'io uso molto la visualizzazione e se devo dire come a te è molto efficace da risultati vero e meglio di quello che ti aspetti, concordo!

Un'altra tecnica potrebbe essere la ripetizione, magari con alcuni mantra in contrasto o contrari alla nostra convinzione limitante! Però sinceramente non ho ancora sensazioni positive in tal senso! più che altro non ho ancora la giusta percezione su quanto tempo serve al mio inconscio per recepire questi messaggi come veri e riprogrammari in linea con questi!

Altri modi? mmm....

Hai ragione Alberto! Ho citato la visualizzazione e magari non tutti la conoscono. L'ho fatto prima del tempo ma prometto che inserirò un post specifico con tanto di link a parola. Così chi la conosce poco o nulla potrà avere le informazioni del caso.

Per quanto riguarda il mantra... ecco! Qui mi ci vuole un mentore!

Eccomi pronta per partecipare a questo confronto e portare la mia esperienza.
Solo da poco sto adottando le tecniche che avete descritto... e sicuramente sono un po' indietro. Ho bisogno di affinare il tutto e prendere dimestichezza con tutti i processi mentali del caso.

Quello che posso dire è questo: io ho sempre comunque bisogno del mio momento "no" di viverlo fino in fondo, di sentire chiaramente tutte le mie convinzioni negative.
Non ci ragiono sopra più di tanto, semplicemente le vivo e le lascio sfogare. Questo può durare un giorno, due o tre... Mi rendo però conto che ho bisogno di questo tempo per poi reagire e risollevarmi.
Magari non è proprio una tecnica...

ma rosalba,
penso che quello che dici tu non sia tutto da sottovalutare, pensa che ci sono discipline o filosofie di vita che fanno proprio quello, decidono di accettare le cose negative che gli capitano come espediente per poi farle dissolvere... quindi potrebbe essere una soluzione.

Penso che ognuno abbia la sua soluzione personale, penso che i coach servano per indicarci le strada o le verie strade da percorrere ma la direzione e passi dobbiamo sceglierli e farli noi!

Ciao a tutti! Finalmente dopo un periodo di assenza sono tornata.
Io invece con le convinzioni limitanti ho un rapporto strano . Ce ne sono alcune alle quali riesco a dire "addio" con estrema facilità: come arrivano se ne vanno.
Altre invece sono più difficili e mi sento di essere con loro in continua lotta.
Continuerò a leggere le vostre esperienze nella speranza di trovare qualcosa che vada bene anche per me.

Anche io, Rosalba, come Alberto, credo due cose:
1. il dolore va vissuto se necessario e funzionale al suo superamento. Stopparlo può essere controproducente.
Sai come quando si sente la necessità di piangere? Magari senza sapere il preciso motivo? Ecco, in quel caso, le lacrime vanno lasciate uscire perchè probabilmente è una valvola di sfogo.
2. Ognuno ha il suo personale modo per salutare le convinzioni limitanti, l'importante è che sia davvero produttivo e funzionale allo scopo.

Ciao Giulia! Sono felice di rileggerti!
Sicuramente un'analisi delle somoglianze e differenze tra le due categorie di convinzioni limitanti (intendo quelle che riesci a superare facilmente e quelle invece con le quali sei in lotta) potrà aiutarti a capirne di più.
E' solo un passaggio obbligato da fare all'inizio e può essere interessante anche riuscire a capire fino in fondo quale strategia metti in atto per superare con facilità alcune convinzioni limitanti.
Prova a fare un'analisi accurata di questi due elementi che ho scritto... forse ti può essere già utile.

Per il resto ti auguro veramente di trovare spunti di riflessione dalle esperienze degli altri membri del forum!

Solidea concordo pienamente con te ognugno ha il suo modo di risolvere le proprie situazioni!
Quindi il segreto è dovrare quello che funziona per se stessi