Uno degli argomenti più interessanti che mi trovo a discutere con i partecipanti ai miei corsi è quello dell'autostima.



Il tema è affascinante ed anche complesso. La sua utilità è indiscussa: senza autostima difficilmente si ottengono risultati e difficilmente si comunica e ci si rapporta in modo positivo con gli altri.

La domanda di partenza è sempre più o meno questa: cosa posso fare per aumentare la mia autostima?

La risposta è molto articolata, anche perchè è sempre necessario verificare il livello di partenza e la specifica situazione che si trova a vivere la persona che sente di avere poca fiducia in se stessa.

La prima cosa in assoluto da fare è comunque questa: eliminare alcuni elementi che contribuiscono a tener basso il nostro livello di autostima.

Vediamo quali sono:
- i pensieri distorti e la comunicazione interna negativa (parlarsi con un linguaggio negativo, incentrato su ciò che "non possiamo" fare, sicuramente è di poco aiuto. Così come sono deleteri tutti quei pensieri che male rappresentano la realtà).

- Il perfezionismo. Credere che essere perfetti sia la soluzione migliore per essere anche fiduciosi delle proprie possibilità è sbagliato. L'errore, le imperfezioni ed i limiti rientrano nella nostra natura. Nessuno è perfetto... è un detto che non esiste a caso!

- Paragonarsi. L'erba del vicino è sempre la migliore. Siamo sicuri? E' migliore dal nostro punto di vista ed è sempre così? Paragonarsi agli altri è più spesso causa di disagi e insoddisfazione. La soluzione migliore è accettarsi per quello che si è, per la propria unicità.

- Aspettative degli altri. L'ambiente che ci circonda ha un forte impatto sulla nostra vita e sulla nostra emotività. Spesso gli altri si aspettano da noi cose che poi non siamo in grado di mantenere... e spesso noi abbiamo difficioltà a dire "no! quello che voglio per me non è quello che ti aspetti!"

AUTOSTIMA: CHE PAROLONE!
Cara Solidea, condivido tutto quello che scrivi, ed aggiungo che l'autostima è collegata all'immagine che abbiamo di noi stessi. Un'alta autostima ha un impatto positivo su tutta la nostra esistenza. E' una delle qualità di cui si discute maggiormente poichè costituisce il pilastro del nostro successo, della nostra serenità ed equilibrio.
Ottimo argomento complimenti.
Luigi Miano

Grazie Luigi per il tuo commento e per le ulteriori informazioni che proponi sull'autostima.
Quando ho letto la tua risposta sono rimasta colpita dalle primissime parole: AUTOSTIMA: CHE PAROLONE!
Questi termini mi hanno colpito non tanto per il fatto che sono scritti in maiuscolo (ed anche questo a livello comunicativo ha il suo impatto) ma soprattutto perchè sono tornata con la mente e le immagini ad un ultimo corso.
Quando ho pronunciato la parola "autostima" l'effetto prodotto su alcuni partecipanti è stato proprio come se avessi pronunciato un parolone!

La parola stessa è soggetta a diverse interpretazioni: qualcuno legge la parola come qualcosa di positivo, qualcosa di cui non puoi fare a meno... qualcuno pensa che autostima significa essere egocentrici e qualcuno conosce il significato solo nel momento in cui vai ad approfondire questa tematica.
Solidea

Ciao Solidea e ciao Luigi!
Questo argomento mi ha colpita molto perchè mi ha portato a fare alcune considerazioni.
Fino a qualche tempo fa sentivo sempre un senso di insurezza e soprattutto paura nell'affrontare situazioni nuove, come ad esempio l'università.
Ci ho messo un po' di tempo per capire che quelle paure venivano da dentro di me e non da fuori. E quindi ho capito che tutto ruotava intorno alla mia autostima.
Ho letto qualche cosa in merito soprattutto libri di psicologia...
oggi però questo tuo post mi ha permesso di approfondire altri aspetti.
Quello che devo, e mi impegnerò per questo, tener lontano è il paragone. Mi rendo conto che mi trovo spesso a paragonarmi con le mie colleghe, vedo come si vestono, come parlano... e mi metto a confronto. Ovviamente vedo in loro sempre qualcosa in più.

Buongiorno Rosalba!
Prima di tutto ti ringrazio per aver contribuito a questo confronto e per aver raccontato qualcosa di te.
Il tema del "paragone" è sicuramente un tema che merita un maggior approfondimento.
Di certo quando ci paragoniamo a qualcuno per arrivare alla conclusione che noi abbiamo di meno quindi il nostro valore come individuo è minore, il paragone è poco funzionale alla nostra crescita.
Poco funzionale perchè ci fermiamo a quella conclusione.

E se invece di paragonarci provassimo a prendere spunto ed esempio da chi vediamo momentaneamente più in alto di noi?
Da questa prospettiva cambierebbe qualcosa?

Solidea

Da questa prospettiva credo cambierebbe tutto!
Il paragone non è più tale e diventa invece "esempio", strada da seguire o da imitare (nel senso buono del termine). Allora, in questo caso, la persona ne uscirebbe rafforzata e con quella grinta che ti permette il miglioramento.
Grazie Solidea per questa nuova prospettiva!

Gregorio

E questa la prospettiva sulla quale dovrei focalizzare la mia attenzione.
Grazie!
Rosalba

Grazie a te Rosalba!