Quando si parla di comunicazione, l'interesse volge subito alla comunicazione "io con te", cioè alla comunicazione con gli altri.
Spesso, abbiamo voglia di conoscere i segreti che ci danno libero accesso su gli altri, per capirli, per leggere correttamente i loro messaggi o per veicolare con maggior facilità i nostri.

Cerchiamo di ricordare però che la prima forma di comunicazione è quella "io con io", cioè la comunicazione intrapersonale, il dialogo con se stessi.

Nemmeno ci accorgiamo ma l'80% del nostro tempo lo investiamo nel dialogo interiore. E' tanto, vero?
E' per questo che assume un ruolo centrale... le nostre azioni sono influenzate dal tipo di dialogo interno che abbiamo.

Facciamo un esempio?
Poniamo il caso io sia una persona che usa lo schema linguistico incentrato per lo più sull'insicurezza.
Mi dico: chissà se sarai capace?
Mi riferisco: quella volta a scuola hai fatto una pessima figura...
Mi confermo: no, non sono capace!
Mi autolimito: questa cosa non la faccio perchè non ne ho le capacità.

Possiamo sintetizzare questa struttura linguistico- mentale così:
utilizzo un linguaggio negativo nei miei confronti;
abbasso il mio livello di autostima;
mi blocco nell'azione.

E se il mio linguaggio diventasse positivo, anche se solo di poco, cambierebbe qualcosa?
... secondo me, si! ... e secondo voi?
Solidea