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Comunicare: persuadere o condividere?
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Autore:  Solidea Vitali [ 6 lug 2009, 10:43 ]
Oggetto del messaggio:  Comunicare: persuadere o condividere?

Buongiorno a tutti!
Quello di stamattina è un topic forse complesso ma credo molto interessante e che potrà far nascere un confronto produttivo.

In un social network (facebook) mi arriva l'invito ad iscrivermi ad un gruppo. Il gruppo si chiama "Comunicare per persuadere".
Mi incuriosisco perchè il titolo non è che piace molto. Faccio un giro nella bacheca del gruppo. Nessun post di discussione, qualche messaggio di utenti che condividono poco il termine "persuadere".

Ed ecco che arrivano le mie considerazioni, quelle che ho fatto con me stessa e che vorrei confrontare con le vostre opinioni in merito. :-)

Sicuramente quel titolo è di grande effetto... se leggo "comunicare per persuadere" vengo coinvolta inconsciamente, mi piace, mi cattura... voglio sapere come posso persuadere.
Perchè mi piace tanto?
Perchè tutti, nessuno ne è immune, siamo portati ad affermare nostre idee, a convincere i nostri interlocutori che l'opinione giusta è la nostra. E' quasi un meccanismo naturale.
Nei miei corsi dico sempre "tiriamo fuori quello che abbiamo nelle nostre tasche e se qualcuno ci trova la verità sono pronta a cambiare idea!" :-))

Il fatto che possiamo persuadere sicuramente ci fa gola... come un frutto freschissimo in piena estate.
E poi, vai a fondo sulla questione e vedi che questo termine è prevalentemente legato ad un significato negativo.
... persuadere è manipolare, persuadere è convincere gli altri, imporre la propria idea.

Arrivano così i sostenitori dell'arte della persuasione e dicono: ma quale significato negativo? Cerchiamo di far luce nell'etimologia della parola.

Ed eccola: il verbo PERSUADERE è composto dalla particella PER: portare a compimento un’ azione, e dalla radice SUADERE - che deriva dal sanscrito SVADUS: dolce SVADAMI: piacere, gustare - stessa etimologia di SUAVIS - quasi esprimesse l’idea di rendere dolce, piacevole qualcosa.
Indurre altrui con efficaci parole a credere o fare checchesia = agire (con premeditazione) per indurre a fare o credere.

Chi sostiene l'arte della persuasione giustamente dice che non è cosa recente ma ci rimanda a 2000 anni fa, a quando cioè Aristotele ne fece argomento di discussione.
E si dice anche: la persuasione non è cattiva. Non c'è uso di forza o minaccia, né forma di costrizione sull'interlocutore, il quale ha la sua libertà di decidere salva.

(E qui mi viene una domanda: e se io lascio libero il mio interlocutore di decidere... allora non sono riuscita a persuadere? 01w:: ;-) )

E' per questo che la persuasione è diversa dalla manipolazione (comportamento, contrario a una certa etica, che tende a indurre una persona a fare qualche cosa indipendentemente dalla sua volontà, quindi simile al plagio. Definizione dettagliata su Wikipedia)

Ci manca ora un'altra definizione, quella di comunicare:dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe, condividere.
Nella logica del comunicare, processo sempre bidirezionale, dove emittente e ricevente si scambiano a vicenda i ruoli, non emerge l'intezionalità dell'atto di voler modificare il pensiero o l'azione di un altro.
Questo è un dato di fatto, a mio avviso.

E sempre secondo il mio personale parere, se dobbiamo ricercare la residenza del principio Win-Win (cioè io vinco - tu vinci), la possiamo trovare all'indirizzo della comunicazione assertiva.
Perchè? Perchè secondo me in questa casetta non c'è l'intenzione o la volontà a priori di indurre un cambiamento secondo il nostro pensiero negli altri.
C'è l'obiettivo del condividere, e poi gli altri sono liberi di ascoltarci o meno, e poi il cambiamento si può anche produrre ma in entrambe le parti e nel senso che c'è stata una crescita ed un arricchimento comuni.

Quindi? :-D Dal mio punto di vista non resta che comunicare positivaMente!

Cosa ne pensate voi?

Autore:  Rosalba [ 13 lug 2009, 13:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Comunicare: persuadere o condividere?

Molto bello questo topic e soprattutto ricco di riflessioni.
Anche a me il termine "persuadere" fa pensare a qualcosa di negativo... lo so che non c'è costrizione e forzatura ma approcciare agli altri con l'intento di modificare il loro pensiero mi piace poco.
Preferisco decisamente vedere la comunicazione come ad un processo di condivisione. :-D

Autore:  Giulia^_^ [ 19 lug 2009, 10:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Comunicare: persuadere o condividere?

Decisamente condividere!
A me personalmen te danno fastidio le persone che cercano di convincermi delle loro idee e in questi casi, sarà lo spirito di contraddizione, resto sempre nelle mie posizioni.

Mi rendo invece conto che quando mi parlano con il massimo della libertà e senza spingere troppo le loro idee... allora sono più aperta al confronto e magari a rivedere anche le mie idee.

Autore:  Solidea Vitali [ 20 lug 2009, 12:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Comunicare: persuadere o condividere?

Giulia^_^ ha scritto:
Decisamente condividere!
A me personalmen te danno fastidio le persone che cercano di convincermi delle loro idee e in questi casi, sarà lo spirito di contraddizione, resto sempre nelle mie posizioni.

Mi rendo invece conto che quando mi parlano con il massimo della libertà e senza spingere troppo le loro idee... allora sono più aperta al confronto e magari a rivedere anche le mie idee.


Per quanto cerco di essere flessibile anche a me capita la stessa cosa. :-D

Autore:  Gregorio [ 20 lug 2009, 13:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Comunicare: persuadere o condividere?

Sicuramente opto anche io per la condivisione anche se cerco di capire la bontà del termine persuadere. ;-)

Autore:  Camilla [ 20 lug 2009, 15:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Comunicare: persuadere o condividere?

Solidea Vitali ha scritto:

Sicuramente quel titolo è di grande effetto... se leggo "comunicare per persuadere" vengo coinvolta inconsciamente, mi piace, mi cattura... voglio sapere come posso persuadere.

(E qui mi viene una domanda: e se io lascio libero il mio interlocutore di decidere... allora non sono riuscita a persuadere? 01w:: ;-) )

Cosa ne pensate voi?


Anche a me quel titolo piace molto e credo un po' a tutti noi. C'è sempre in qualche modo la volontà, forse inconscia, di "modificare" il pensiero degli altri.
Però, detto questo, aggiungo anche che secondo me questa nostra impostazione è sbagliata perchè così facendo non instauriamo un rapporto sincero e duraturo nel tempo.

Io mi stanco sempre presto delle persone che vogliono farmi cambiare idea a tutti i costi. Quando mi rendo conto che anche io cado in questa trappola cerco di ravvedermi e se possibile chiedo anche scusa per la mia forma d'invasione. :-D

Per quanto riguarda la domanda che Solidea si e ci fa devo dire che mi piace molto. Sembra semplice ma in realtà è complessa e mette in gioco la stessa definizione benevola dell'arte della persuasione. 02d::

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