Ho vissuto questa esperienza diverse volte e in diversi contesti... mi è capitato anche con i messaggi privati di facebook.

"Ciao Solidea, sono Pincopallina. Mi piace molto seguirti... vedo che tra gli amici hai Pincopallina 2... fai attenzione perchè è una persona nevrotica, sfrutta le persone..." e via di seguito.

Una prima volta in un'azienda:
" Salve, è lei la consulente? Le dico subito che il titolare ha questi difetti... vuole sempre avere ragione lui, si sente un Dio..."

Parlare male degli altri può essere funzionale per "attaccare bottone" e del resto sappiamo che a volte sono più potenti i pettegolezzi, le cattive notizie di tante altre cose.
Spesso si utilizza lo "sparlare" come strumento per trovare un punto in comune oppure per apparire come finte attendibile di notizie (del tipo: io lo/a conosco bene e posso dirti questo su di lui/lei).

In altre interazioni tra persone, dove io facevo solo da spettatore, ho notato che questa tecnica funzionava molto bene. Le due persone si trovavno, nel giro di pochissimi minuti, a sparlare di qualcuno assente.

Il clima sembrava davvero essere quello di piena empatia.
In effetti questa empatia si può costruire ma solo a livello superficiale.
Se andiamo un po' più a fondo, cosa succede?

E per ragionare insieme provo a fare altre domande:
cosa vi resterà di quella persona?
avrete la sensazione che di lei ci si può fidare?

Pensiamoci un attimo...

Potrebbe nascere il dubbio che con qualche altra persona farà lo stesso parlando di voi?

Io credo ci siano risvolti interessanti... voi cosa ne pensate?

Ciao Solidea e ciao a tutto il forum!

Anche a me sono capitate situazioni come quelle che descrivi... forse mi capitano proprio spesso.

Io all'inizio, quando ero veramente inesperta e mi fidavo di tutti, non facevo caso alle conseguenze che avrebbe potuto portare. Ora si. E mi rendo conto che questo tipo di approccio mi piace poco... e poco mi fido di chi inizia un amicizia in questo odo, ma anche una semplice conoscenza.