Le frasi da evitare con una persona malata di tumore
La comunicazione tra medico/paziente è qualcosa di molto serio, qualcosa che va maneggiato con cura, specialmente se il paziente è colpito da una malattia grave.
La stessa attenzione, nel rapporto e nel linguaggio, andrebbe utizzata anche dalle persone vicine al malato.
Spesso non ci si rende conto e si dicono frasi con la speranza di risollevare l'umore del malato, oppure cercando di fare un po' di coraggio. E molte volte, quelle stesse frasi, feriscono tanto.
In ogni contesto la comunicazione è uno strumento che andrebbe usato con una certa consapevolezza, sapendo che alla nostra azione corrisponde poi una conseguenza. In casi particolari di malattie gravi, quella consapevolezza dovrebbe aumentare.
Scrivo questo post, dopo aver letto un articolo sul
DottorNewsSaluteIl riferimento è ad alcune osservazioni fatte dalla giornalista britannica del Guardian
Deborah Orr, passata attraverso il cancro.
La Orr elenca
dieci frasi da evitare, proprio sulla base della sua esperienza e su come ti fanno sentire certe affermazioni o domande.
Le riassumo.
“Non sai quanto mi dispiace per te”.
Se c’è qualcuno che può combattere questa malattia, sei proprio tu!”.
“Ti trovo proprio bene”.
“Hai un pessimo aspetto”.
“Fammi sapere i risultati degli esami”.
“Qualunque cosa io possa fare per aiutarti, sono a tua disposizione”.
“Le tue preoccupazioni sono infondate”.
“Cosa si sente davvero con la chemioterapia?”.
“Ho davvero bisogno di vederti”.
“Sono terribilmente sconvolto per la tua condizione”.
Deborah Orr sostiene che la persona malata di tumore ha bisogno di avere vicino persone positive ed ottimiste.
Certo, il compito non è dei più semplici, ma a volte basta dimostrare una forza interiore, una pacatezza interna... senza dover usare per forza tante parole anche perché nella persona malata la sensibilità aumenta notevolmente.