In questo post inserisco un'altra tipologia di ascolto: le orecchie del giudizio.


Chi ascolta con questo stile non ascolta effettivamente le parole dell'interlocutore ma e’ concentrato a pensare alla risposta.
Spesso, questo tipo di persone ha una serie di idee precise e schemi mentali su un dato argomento che vuole esprimere al di là di ciò che gli viene detto dall’altro.
Ascoltando con le orecchie del giudizio, di dimostra di avere dei pre-giudizi su alcuni argomenti, sul tipo di persone (età razza,status sociale …).
Spesso questi pre-giudizi diventano barriere all’ascolto perchè non permettono di accogliere un punto di vista diverso.
E come barriere ostacolano il processo comunicativo tra due persone, interrompono la spirale circolare con cui si alimenta l'empatia.

Vi è mai capitato di ascoltare con queste orecchie?
Conoscete persone che le usano?
Solidea

Conosco diverse persone che usano questo tipo di orecchie. Devo ammettere che anche io a volte casco in questa trappola... soprattutto quando ascolto mia figlia.
Gregorio

Anche io ne conosco molte... non vorrei generalizzare ma sono davvero tante le persone che ho incontrato e che ti ascoltano già giudicando. Spesso avverti il loro giudizio ancor prima che lo esprimano. Lo leggi nei loro occhi.
Io cerco di rimanere lontana da questo tipo di ascolto proprio perchè mi rendo conto che oltre a non essere produttivo è anche irritante.

Ascoltare con le orecchie del giudizio, secondo me, significa non ascoltare affatto. L'interlocutore avverte l'arrivo del giudizio e sicuramente non sarà propenso ad aprirsi e confrontarsi.
Anche io conosco persone che usano queste orecchie e personalmente cerco sempre di fare attenzione e non usarle.
Paolo

Personalmente posso dire di aver ascoltato con le orecchie del giudizio nella fase adolescenziale.
Ho attraversato uno di quei periodi in cui tutto doveva essere criticato, filtrato secondo le mie convinzioni più profonde. Allora ero sempre propensa a dire "quello è troppo stupido... io non ci parlo più!".
Poi con l'età ed un'apertura mentale diversa ho capito che il mio giudizio serve a poco e tutti sono degni di essere ascoltati. Poi ognuno agisce come meglio crede.
E' anche per questo che difficilmente mi arrabbio.