Lettera di una figlia alla mamma – Momenti speciali

Cara mamma,

i giorni si susseguono e fanno sembrare sempre tutto uguale, piatto e normale.

E con questo che vuoi dire?, ti chiederai. Voglio dire che le emozioni si perdono dentro uno scorrere regolare del tempo, dentro la quotidianità. All’interno di quella sfera che mescola l’ordinario allo straordinario, la sofferenza alla felicità.

Ricordi mamma, l’emozione di quando sono nata? Vorrei poter tornare a quel momento e cogliere l’intensità di un rapporto che vedeva la luce, come me.

Vorrei poter riprovare il senso di protezione del tuo cullarmi. Mi piace pensarlo come una melodia, dolce e serena, che accompagnava il movimento dei corpi, del tuo e del mio. Un suono, la tua voce, che ho ascoltato senza capire. Bastava quello, il resto era un dipiù.

E mamma, chissà se di notte ti ho lasciata riposare? Non te l’ho mai chiesto. Sembra non ci sia il tempo per arrivare al centro delle emozioni, dei ricordi.

Un fiore, per crescere, non ha bisogno di polvere, quella la spazza via il vento. Nei sentimenti, invece, dobbiamo toglierla noi. Non sempre, basta una volta ogni tanto.

E la tenerezza, quante volte l’hai provata? Quando sono caduta a terra per la prima volta, al primo ginocchio sbucciato, nel vedere il mio viso arrossato dalla febbre? O forse l’hai provata il mio primo giorno di scuola. La ricordo anche io quell’emozione. La mia era paura, di un impegno, di un cambiamento. E la tua, cos’era?

Il tuo profumo, quello lo ricordo bene, lo rivivo. La bellezza del tuo volto e dei tuoi gesti, si arricchiva di quell’essenza aromatica. Mi accorgevo, sai, del tuo essere donna, oltre che mamma. Il tuo fascino lasciava spaziare i miei pensieri. Com’eri bella con papà, mamma.

Mi guardo intorno e questi spazi oggi circoscritti, un tempo erano distanze enormi. Tutto era più grande, i tragitti più lunghi, l’attesa di rivedere i nonni nel fine settimana sembrava scandita da mesi, non da giorni.

Sento ancora le voci di chi ha composto la nostra famiglia, fanno parte di noi.

Sento il sole scottare sulla pelle e la sabbia rovente di mezzogiorno al mare. L’accappatoio che mi avvolgervi sulle spalle, perché dopo il bagno bisognava asciugarsi, e fare colazione. Il sapore di quella pizza non l’ho più assaggiato. Perfino gli odori sono impressi nella mia memoria. Li lascio lì, nessuno può portali via.

E poi, senza accorgermi, il tempo è passato. Sono diventata grande. C’è stato un momento in cui mi sono ribellata ai tuoi consigli, alla tua protezione. Volevo vincere le mie paure, sperimentare la mia vita. E’ dura sai, diventare grande… ci si sbatte il muso. Ma è l’unico cammino da fare, le onde del mare, se non ti piazzi davanti, non le vedi, non ne comprendi la forza.

Ho pianto per amori mai iniziati, per amori finiti, e sbagliati. Ho cercato di afferrare tutte le opportunità che la vita mi ha offerto, ho pianto e sorriso. E tu, tu c’eri sempre. La tua presenza silenziosa ha contribuito a far crescere i miei sogni.

Non mi hai mai parlato di queste cose,  lo so che stai pensando a questo. E magari avresti potuto aiutarmi. Ma no, mamma, non serviva. I valori si trasmettono con l’esempio, sta ai figli costruirsi la strada e scavalcare gli ostacoli. In salita si fa fatica, ma quando sei allenata resisti meglio.

Testarda da non sapere come pigliarmi, ho raggiunto i miei obiettivi. Non è stato facile, lo ammetto. Ma ci sono riuscita. E sai una cosa? Senza l’aiuto di nessuno.

Mamma, vorrei tanto sapere se sei orgogliosa di me, ho deluso le tue aspettative o ti ho sorpresa?

Le stelle lo sanno che una figlia ha sempre bisogno della madre, anche quando diventa adulta. I bisogni s’intrecciano, oggi sento la necessità di prendermi cura di te, in silenzio.

L’evoluzione di un rapporto libera nell’aria una musica che sentiamo solo noi, anche se siamo in due case diverse, anche se ognuna ha la sua storia.

Mamma, lo vedi che lo scorrere dei giorni non è sempre uguale? Il percorso che abbiamo fatto è semplicemente speciale. Siamo cresciute insieme.

Mamma, se leggi queste parole, salvale, conservale. Io lo farò, e tutto allora sarà diverso, saranno i nostri cuori a toccarsi.

Tua figlia

Festa della Mamma

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