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Il 18 e 19 Giugno, a Tolentino, si è svolta la seconda edizione dello Scrivere Festival. Un appuntamento importante organizzato dalla Confesercenti di Macerata e dal collettivo Idra, con il patrocinio della Regione Marche, Provincia di Macerata, UniMc, Comune di Tolentino e Biblioteca Filelfica di Tolentino.
Quando si tratta di libri e di scrittura, io vado sempre a curiosare. E così ho fatto.
Un programma ricco di appuntamenti: corsi di scrittura per bambini – Scrivere Festival Junior – aperitivi con autori firmati da Altrochebacco – Tolentino – e uno speciale appuntamento serale con lo scrittore, e giornalista, Valerio Varesi, nella suggestiva piazza della Basilica di San Nicola.
Tantissimi nomi d’eccellenza del mondo dell’editoria. Gli editor che hanno arricchito il percorso di scrittura sono stati: Alice Di Stefano – Fazi, Francesca Cristoffanini – De Agostini, Corrado Melluso – Baldini Castoldi, Giovanni Francesio – Frassinelli. I momenti trascorsi con loro sono stati davvero preziosi per gli iscritti al corso di scrittura dello Scrivere Festival.
Sapere come lavorano editor di successo, come inviare i propri lavori, cosa e come scrivere, sono informazioni che hanno suscitato grandi riflessioni.
Lo sappiamo, pochi leggono e tantissimi scrivono con l’ambizione di vedersi pubblicati da case editrici importanti. E allora eccola la valenza dello Scrivere Festival: mettersi in relazione, con un confronto costruttivo, con chi, in questo settore ci lavora, è un primo passo verso il miglioramento. Personale e di scrittura, intendo.
La selezione dei lavori è rigida, bisogna avere uno stile che rispecchi la letteratura, un argomento centrato e d’interesse per il mercato (perché di mezzo c’è anch’esso), e rileggere, tagliare, rileggere, tagliare. Provare.
Insieme agli editor c’erano anche due agenti letterari di fama internazionale. Due donne, Silvia Meucci e Loredana Rotundo. Importanti, consapevoli, di successo, con una passione incredibile per il loro lavoro. Donne che scelgono lo scrittore da rappresentare. Conquistarle è impresa impegnativa. Leggono molto e scelgono solo il meglio del meglio.
Va bene, per un aspirante scrittore esordiente potrebbero essere uno scoglio, ma per la casa editrice e per il lettore sono una garanzia. Assoluta. E visto dalla prospettiva di una crescita personale, credo che le loro parole, quelle pronunciate durante lo Scrivere Festival, siano un punto dal quale partire per migliorare.
La partecipazione di scrittori come Lorenzo Marone – La tristezza ha il sonno leggero ed. Longanesi e Federico Baccomo – Woody ed. Giunti hanno arricchito questa edizione. Le loro esperienze di scrittori sono state trasmesse ai partecipanti, così come piccoli segreti, tecniche di scrittura. Quello che ha colpito me, è stata la loro umiltà, il loro essere veri, il loro sano desiderio di condividere un pezzo del loro successo.
Questo è il senso dello Scrivere Festival: mettere in relazione chi lavora nel mondo dell’editoria, chi ama scrivere, chi scrive. Il tutto nell’ottica di un arricchimento personale.
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