Leggendo e rispondendo ad una mail che ho ricevuto da un carissimo amico, ho trovato l'ispirazione per aprire questo topic.
La domanda che mi viene posta è questa: "sulla base della tua vasta esperienza da oratore, quali sono le qualità che distinguono un oratore eccellente da uno mediocre?"

E a questa domanda posso rispondere in parte con le teorie apprese da corsi, libri, ecc... in parte con la mia esperienza sul campo, non solo da oratore ma anche e soprattutto nel ruolo di "pubblico".

Le qualità che distinguono un oratore eccellente da uno mediocre, secondo me, sono queste:
- capacità di coinvolgimento del pubblico (utilizzando tutti i livelli della comunicazione);
- naturalezza nel parlare e nel muoversi;
- sorriso spontaneo;
- battuta spontanea (l'ironia funziona solo se si è portati );
- semplicità e chiarezza nell'esposizione dei contenuti;
- capacità di trasmettere emozioni e lasciare un ricordo positivo nel tempo;
- capacità di mantenere il ruolo di leader rimanendo sullo stesso piano degli interlocutori;
- parlare al pubblico con la consapevolezza che si ha qualcosa da trasmettere e qualcosa da ricevere, sempre;
- conoscenza degli argomenti che si trattano;
- disponibilità a rispondere alle domande, anzi capacità di stimolare le domande del pubblico.

Queste sono le caratteristiche prevalenti che mi vengono in mente adesso... sicuramente ce ne sono altre...
voi cosa ne pensate? E quali sono secondo voi le caratteristiche che distinguono un oratore eccellente da uno mediocre?

Quando per lavoro sono in riunione ormai guardo con attenzione tutti i movimenti ed il modo di parlare dell'oratore.

Fra tutte le caretteristiche elencate, mi colpisce la capacità di coinvolgere il pubblico... e mi vengono in mente certe riunioni in cui qualcuno si addormenta oppure vedi chiaramente che sta pensando ad altro...
quello che mi fa strano è che l'oratore nemmeno se ne accorge.
Credo sia abbastanza grave!

Ne ho visti e sentiti anche io di oratori che fanno letteralmente addormentare la platea... è molto triste.

Secondo me, la qualità più importante, o forse quella che deve venire per prima, è il sentirsi allo stesso livello di chi ti ascolta. L'impostazione io sono il professore e tu mio alunno traspare sempre dall'atteggiamento di chi parla e l'aria di superiorità non facila certo l'empatia che si deve creare con il pubblico.

Condivido Camilla e mi rendo conto che l'impostazione iniziale di un convegno, meeting, ecc. si basa in primo luogo dal rapporto che si instaura con il proprio pubblico.
Senza la necessità di parlare, il pubblico si rende conto se ci siamo messi in un gradino superiore, se lo amiamo o snobbiamo.
Sicuramente l'impatto iniziale fa la differenza e soprattutto facilità la creazione di un ambiente d'ascolto.

Anch'io, come Camilla, ne ho visti tanti di oratori che fanno letteralmente addormentare il pubblico fin da subito e altri che riescono a tenere viva l'attenzione per pochi minuti e poi il pubblico incomincia a pensare a fatti suoi. Credo che la capacità di coinvolgere il pubblico, facendo le giuste domande e incoraggiando loro a fare altrettanto possa essere una delle qualità del buon oratore. Invece molti sono restii a coinvolgere il pubblico per paura delle obiezioni o di domande spinose. Ma credo che con una buona preparazione e un abile uso delle domande si possa ovviare a tutto questo e si può riuscire a tenere viva l'attenzione del pubblico.
A presto
Simone