Re: Gordon e le barriere alla comunicazione
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Il nostro interlocutore potrebbe ad esempio pensare che non avrà più senso aprirsi con noi per tanti motivi. Ne cito qualcuno:
- perchè ancora non ha seguito il nostro consiglio;
- perchè forse quel consiglio non lo voleva ma desiderava solo essere ascoltato;
- perchè ci vedrà più forti visto che siamo in grado almeno in teoria di risolvere immediatamente il caso;
- perchè potrà pensare che per noi è tutto semplice o che abbiamo sminuito la sua sofferenza.
Proviamo a pensare a quando abbiamo dato un consiglio e siamo rimasti male perchè è caduto nel vuoto (e cioè la persona non l'ha seguito)...
cosa è successo in questo caso?
Anche qui le risposte possono essere molteplici e tra queste potrebbe esserci il fatto che il nostro interlocutore non lo desiderava.
In più,
dare un consiglio significa dire cosa si dovrebbe fare.Quando diamo un consiglio, quello che si dovrebbe fare è sempre coerente con noi stessi, con il nostro modo di vivere e comportarci.
Infatti si usa spesso "Io al posto tuo farei così".
Il punto è:
quello che consigliamo è coerente con il nostro interlocutore?Ascoltiamo il nostro interlocutore per tutto il tempo necessario ed aiutiamolo a trovare la risposta alle sue domande... sarà lui che dovrà consigliarsi.
Il
dialogo può essere aperto in questo modo: cosa pensi di fare? Secondo te quale potrebbe essere la soluzione? Quanto è importante per te risolvere questa situazione? Ci tieni davvero a questa persona? Come posso esserti d'aiuto?
In questo modo il nostro interlocutore troverà dentro di sé le risposte necessarie.
Diverso il caso in cui qualcuno ci chiede esplicitamente: cosa faresti al posto mio?
E passo alla seconda domanda:
sdrammatizzare la situazione.
Bisogna sempre vedere se questa "tecnica" (scusa il termine) è
funzionale o no rispetto alle
esigenze del nostro interlocutore.
Per alcuni può funzionare alla grande mentre altri potrebbero generalizzare il nostro atteggiamento e dire: "non mi capisci mai... non mi ascolti... la butti sempre in barzelletta... non te ne frega niente dei miei problemi... te ridi! non puoi capirmi". Ecco questo è il rischio.
Spero di essere riuscita in queste 4 righe a trasmetterti il mio punto di vista.
Te cosa ne pensi?